Lunedì 27 settembre, dopo 16 anni di attività, ha chiuso l’unica edicola di Torresina.
Un’edicola, quella su viale Montanelli, unica per molti aspetti, a partire dalla sua proprietaria, Vincenza Pasquali, per gli amici “Vinci”. Dopo una vita passata nel tennis, prima come giocatrice poi come insegnante, chi glielo avrebbe ma detto che sarebbe diventata un’edicolante?
Per una serie di circostanze dolorose, quando la vita ti mette di fronte a delle prove dure o ti adegui oppure sono guai… Così Vincenza si è adeguata e nel lontano giugno del 2005 ha aperto a Torresina la sua prima (ed unica) edicola; pur non avendo esperienza in materia, col passare del tempo ha iniziato ad acquisire una certa padronanza nella gestione di giornali, riviste e figurine.
Non è stato difficile imparare, perchè a lei è sempre piaciuto il rapporto con le persone, adora animali e bambini, per cui alla fine è diventata amica di tutti; ha sempre avuto un rapporto di collaborazione col comitato di quartiere, un rapporto di aiuto reciprovo (con tutti i consiglieri, ma in particolare col presidente Massimo Paolini, sempre presente anche per il suo amato Ugo e qualunque altro problema ci fosse) ; l’ultimo esempio, i molti appelli in questi due anni e mezzo in cui l’edicola era in vendita, ricordando a tutti che se non avesse trovato nuovi acquirenti, avrebbe chiuso. Ma purtroppo il passaparola non ha portato ai risultati sperati e l’edicola ha chiuso…
Quando siamo passati a salutarla, a poche ore dalla chiusura, Vincenza ci ha tenuto a ringraziare tutti gli affezionatissimi clienti che sono passati da lei in questi 16 anni a cominciare da Sabrina, una cliente che pur avendo un’attività a Primavalle, è sempre andata da lei a prendere i giornali, al contrario di alcune attività del quartiere che in tutto questo tempo, non hanno mai sostenuto l’edicola (“non faccio i nomi, ma tanto loro lo sanno”, dice con un po’ di amarezza).
E’ diventata amica di tante persone ma in particolare non dimenticherà mai il rapporto fraterno con la dott.ssa Monica Lentini (amica unica) e Maurizio (Primo Bar), la stretta amicizia con Romina e Gabriele(Macelleria), la simpatia di Monica (Selfie Bar), la professionalità dei veterinari.
A proposito del suo amore per gli animali, di tutti questi anni , gli rimane il brutto ricordo della causa giudiziaria che ha dovuto subire per UGO, uno splendido pastore maremmano che prima era un cane allo sbando, lo ha fatto diventare “cane di quartiere” (con lo status di “Libero e Accudito”) ma col tempo lo ha adottato e portato a vivere con se; una causa durata più di 6 anni, che gli ha portato via molto tempo, soldi ed un pò d’amore per il quartiere…
Le cose belle che ricorda è quando venivano genitori coi figli da Monte Mario, Casalotti ed altre zone a fare acquisti qui in edicola, soprattutto per prendere figurine e buste regalo; indescrivibile vedere la gioia sul volto dei bambini, a quelli che facevano gli album metteva da parte le figurine mancanti, a chi faceva le collezioni, faceva aprire le buste con i giochi per evitare che trovassero doppioni.
Ed il ricordo va anche alle belle iniziative di “Baratto di Figurine” organizzate insieme al comitato di quartiere, che coinvolgevano tanti giovani… Si proprio i giovani del quartiere che in questi 16 anni ha visto crescere tutti… Vincenza si commuove, ha gli occhi lucidi, ma prima che le scenda la lacrimuccia, ci scappa un ultimo saluto… Al suo Piero, amico di una vita, che nei momenti più importanti l’ha sempre aiutata, soprattutto in questi ultimi anni passati alla ricerca di un acquirente dell’edicola di quartiere…
Fra qualche mese la nostra Vincenza andrà in pensione e rimarrà ad abitare a Torresina fino a quando non riuscirà a coronare il suo sogno, trasferirsi a Terracina dove vivono i suoi parenti; ma nel frattempo conclude questa esperienza con l’edicola felice e senza rimpianti.
A proposito di rimpianti, quale sarà il futuro dell’edicola? Sembra proprio che i nuovi proprietari oltre ad offrire servizi aggiuntivi, continueranno a vendere giornali, libri e riviste; questa è senz’altro una buona notizia!
Ma mentre ci salutiamo, la lacrimuccia scappa anche a chi scrive, che corre ad abbracciarla per un caloroso abbraccio (da vaccinati, anche se non si potrebbe lo stesso) a ringraziamento di tutti gli anni passati nel quartiere e le emozioni condivise.
