“Mettiamola in questo modo: da diversi giorni il servizio AMA sul nostro Municipio sta toccando livelli così bassi che è difficile ricordarne di peggiori; stanno saltando troppi giri e i cassonetti vengono svuotati con un criterio poco razionale lasciando alcuni quartieri a soffocare dai rifiuti; stiamo lavorando con la dirigenza AMA di zona (che non controlla il servizio di svuotamento ma quello di pulizia e spazzamento delle strade) affinché squadre di operatori vadano a raccogliere almeno i sacchetti gettati fuori dai contenitori e con l’Assessore Estella Marino per monitorare la situazione e porvi presto rimedio. Mettiamola anche in quest’altro modo: i social network hanno permesso ai cittadini di rapportarsi con gli amministratori pubblici in modo diretto e quasi immediato e di questo non possiamo che gioirne… ma vi assicuro che riempirmi la bacheca di foto di cassonetti stracolmi non solo non risolve il problema, ma crea confusione. Conosco, perché siete voi a farmelo sapere, ogni angolo di questo Municipio che presenta criticità nello svuotamento dei cassonetti e vi chiedo un favore: segnalate i disservizi alla mail decoro.municipio14@comune.roma.it o a ivan.errani@comune.roma.it indicando la via e il numero civico e provvederò a stilare un veloce piano straordinario di decoro con la dirigenza AMA di zona. Vi comunico anche il mio numero di cellulare, 3801741355, in modo che possiate raggiungermi anche tramite Whatsapp, Viber, SMS. Dalle 8 alle 20, però, dodici ore dovrebbero essere sufficienti. Grazie a tutti e forza noi”.
Uno sconfortato ma non arreso assessore all’Ambiente del Municipio Roma XIV, Ivan Errani, ha così messo la faccia sui disservizi di questi giorni; ma a Roma lo sanno tutti che la spazzatura è una questione annosa e delicata, per decenni lasciata nelle mani di un solo signore monopolista che, a ragione, è stato definito l’ottavo Re di Roma: Manlio Cerroni. Chi segue questo blog da prima degli attacchi hacker che lo hanno ridotto al silenzio nel 2008-2009 sà che ci siamo occupati delle annunciate chiusure di Malagrotta, con una serie di post dal titolo “Quando Malagrotta chiuderà”.
Inizieremo oggi un viaggio nel “post Malagrotta”, un viaggio che ci porterà a scoprire i motivi per i quali da diverse settimane il quadrante nord-ovest di Roma è letteralmente invaso dalla spazzatura, coi servizi di raccolta che non riescono a smaltire i quantitativi giornalieri, creando una pericolosa situazione di accumulo. I cittadini non si vogliono rassegnare a questo paesaggio desolante, di degrado e rischio per la salute pubblica, ma i cumuli di sacchetti si sommano a materassi ed altri grossi rifiuti ingombranti, creando paesaggi indegni della Città Eterna. (Fine della prima parte – vai alla seconda parte)