Scavi stradali, nuovo regolamento: innovazione, più controlli, lavori e ripristini a regola d’arte

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Roma, 26 novembre – Nuove regole per le aziende dei pubblici servizi che eseguono lavori sulle strade di Roma: niente più interventi “spot”, niente più transenne abbandonate e avanzi di lavorazione lasciati al suolo una volta cessata l’attività di cantiere. E soprattutto, niente più rattoppi approssimativi del manto stradale. Presentato in Campidoglio, dal sindaco Ignazio Marino e dall’assessore alla Manutenzione Urbana Paolo Masini, il nuovo regolamento scavi approvato dalla Giunta capitolina (vedi la scheda di sintesi). Sostituisce il regolamento del 2009 e si applica a tutte le aziende dei servizi (telefonia, Internet, elettricità, gas, acqua ecc) che effettuano scavi sul territorio comunale. Un radicale cambio di approccio al tema dei lavori stradali.

Stop, dunque, alle urgenze ingiustificate: il regolamento introduce il divieto di effettuare lavori non programmati, con l’obbligo per le aziende di presentare piani annuali e triennali degli scavi. Lavorazioni urgenti sono ammesse solo per motivi di sicurezza, igiene pubblica e interruzione di servizi essenziali, con la possibilità per il Campidoglio di esigere sanzioni nel caso di dichiarazioni non corrispondenti al vero. Con il nuovo testo arriva anche il deposito cauzionale obbligatorio, a copertura della regolare esecuzione dei lavori, di possibili danni a beni pubblici e del mancato pagamento delle penali.

Lavori a regola d’arte: i controlli, affidati a università e centri di ricerca, saranno resi più efficaci da un dettagliato disciplinare tecnico e dall’obbligo per le imprese di presentare fotografie prima e dopo i lavori.

Maggiore certezza di applicazione delle penali: queste saranno inserite in specifici contratti stipulati tra l’azienda e Roma Capitale. In caso di violazione reiterata delle prescrizioni, il Campidoglio potrà sospendere fino a sei mesi tutte le autorizzazioni rilasciate all’azienda.

Novità anche per la fase di ripristino dopo i lavori: gli uffici comunali e municipali potranno, in sede di autorizzazione, chiedere che venga riasfaltata l’intera carreggiata per le strade a senso unico e a doppio senso di marcia (o metà carreggiata per strade a due o più corsie per senso di marcia). Dimezzati i tempi per la conclusione dei lavori: tra il ripristino provvisorio e il definitivo non devono trascorrere più di 30 giorni, a fronte dei 60 previsti nel precedente regolamento.

Minore impatto, maggiore semplificazione: l’ultima parte del regolamento impegna le aziende di servizi telefonici a utilizzare gli scavi con “mini-trincea” e le perforazioni di profondità, atte a salvaguardare la sede stradale, mentre per tutti è previsto l’obbligo di una dichiarazione di compatibilità dei lavori con le preesistenze del sottosuolo, da rilasciare previo rilievo con “georadar”. Il regolamento dedica poi un’intera sezione agli armadi stradali, con specifiche norme per la loro collocazione, il tipo di strutture da impiegare e la manutenzione. Per contro, presentare le domande di scavo sarà più semplice, grazie all’uso del Sistema Informativo Sottosuolo di Roma Capitale.

Il nuovo regolamento, ora al vaglio dei Municipi e della Commissione Lavori Pubblici dell’Assemblea Capitolina, entrerà in vigore dopo il voto dell’Assemblea.

Si intende così “attuare un vero e proprio cambiamento culturale su come affrontare il tema degli scavi da parte delle aziende di pubblici servizi”, ha commentato il sindaco Marino. Cambiamento necessario e “fortemente voluto, in una città dove spesso i lavori vengono eseguiti disordinatamente per l’assenza di una vera programmazione”. Il precedente regolamento, ha proseguito il Sindaco, “non tutelava i cittadini ma le aziende”, che infatti oggi “restituiscono un manto stradale disastrato e pieno di rattoppi”. Con le nuove regole, invece, “si rispettano le strade” e si introduce “una disciplina con regole più rigide, in grado di garantire più decoro e di evitare lavori aggiuntivi che creano disagi”.

“Con questo nuovo regolamento”, conferma l’assessore Masini, “vogliamo cambiare approccio, per dire basta alle ‘strade Frankenstein’ e responsabilizzare le aziende dei pubblici servizi” “Priorità alla programmazione”, sottolinea Masini: “finora il 60% degli interventi venivano presentati come ‘urgenti’, spesso immotivatamente. Con questo regolamento, invece, sarà obbligatorio programmare e razionalizzare gli scavi”. Non solo: “ci saranno penali più certe, controlli effettuati da università e organismi scientifici, un minore impatto ambientale e innovazione”. “Questo approccio”, ha concluso Masini, “sarà centrale anche nel prossimo bando per la manutenzione stradale”.  (Comune di Roma)