L’arrivo di un Parco Giochi accessibile a tutti i bambini era stato annunciato in compagnia dell’arch. Amina Pallotti durante la Festa di Inizio Estate di giugno; martedì 10 novembre presso la sede di piazzale Ostiense 2, il presidente ACEA Catia Tomasetti ha presentato i risultati del Bando “ACEA per ROMA 2015”: Torresina c’era!
Il Progetto “Realizzazione parco giochi inclusivo” della proponente Amina Pallotti, cittadina, abitante di Torresina e mamma di un bambino disabile sarà realizzato entro dicembre (2015).
- Area verde destinata al Parco Giochi Inclusivo
- Progetto originario Parco giochi Inclusivo
- Progetto ACEA per Roma
- Progetto ACEA per Roma
In 60 giorni sono stati presentati 800 progetti sia da singoli cittadini che da associazioni, di cui il 75% dalle zone più periferiche della città, da cui sono stati selezionati i 55 vincenti, una media di 4 per ogni municipio, di cui 43 presentati da associazioni e 12 da singoli cittadini. A disposizione di questi progetti c’è uno stanziamento di 450mila euro messo a disposizione da Acea, per un importo massimo di 30 mila euro a Municipio.
Nel Municipio XIV sono risultati vincitori i seguenti progetti:
1. “Mobilitiamoci. Mobilità sul territorio e integrazione sociale per i nostri bambini”, quartiere Sacchetti-Trionfale (L’ Accoglienza – Società Cooperativa Sociale – Onlus, gestione servizi sociali, educativi);
2. “Realizzazione serre” in via del Podere di San Giusto 92 (Istituto “Leonarda Vaccari”, rieducazione dei fanciulli minorati psicofisici);
3. “Realizzazione parco giochi inclusivo” in viale Indro Montanelli (arch. Amina Pallotti)
I PROGETTI SELEZIONATI del Municipio XIV
Progetto n. 1 di 3. “Mobilitiamoci. Mobilità sul territorio e integrazione sociale per i nostri bambini”
PROPONENTE
L’ Accoglienza – Società Cooperativa Sociale – Onlus, gestione servizi sociali, educativi.
Data costituzione 27 giugno 1990
AMBITO DI INTERVENTO
Servizi alla persona
DOVE
Quartiere Sacchetti – Trionfale
DESCRIZIONE
L’acquisto di un mezzo di trasporto significa essenzialmente mobilità per i bambini ospiti delle Case Famiglia del territorio, molti dei quali in carrozzina, e quindi la possibilità di garantire loro il diritto alla partecipazione sociale, il diritto a una vita attiva nonostante i limiti fisici, il diritto all’istruzione e ad una vita al di fuori della casa famiglia. Nello specifico il mezzo di trasporto permetterà di svolgere regolarmente attività quali: partecipazione scolastica, accesso ai servizi sanitari e sociali del territorio, partecipazione alle attività aggregative di fruizione culturale quali visite, gite, brevi escursioni di un giorno, vacanze.
CONTATTI 06 – 6145596 marco.bellavitis@casabetania.org
Progetto n. 2 di 3. Realizzazione serre (giardinaggio)
PROPONENTE
Istituto “Leonarda Vaccari”, rieducazione dei fanciulli minorati psicofisici.
Data costituzione 9 giugno 1936
AMBITO DI INTERVENTO
Servizi alla persona
DOVE
Via del Podere di San Giusto, 92
DESCRIZIONE
Il progetto prevede la realizzazione di alcune serre nel giardino della casa famiglia dell’Istituto L. Vaccari, dove è già attivo un progetto di giardinaggio che coinvolge gli ospiti della struttura e di altre case famiglia. Prevede la produzione di semi (semenzaio) da impiegare in coltivazioni di ortaggi, verdure e fiori. Con il nuovo progetto si vuole rendere lo spazio esterno della casa famiglia un ambiente aperto al territorio e fruibile da tutti, per accogliere le persone del quartiere. La casa famiglia è ubicata nel Municipio XIV, una realtà vasta che si estende dalle zone interne alla città a zone rurali quali Ottavia, Selva Candida.
CONTATTI 06 – 375930228 presidenza@leonardavaccari.it
Progetto n. 3 di 3. Realizzazione parco giochi inclusivo
PROPONENTE
Amina Pallotti
AMBITO DI INTERVENTO
Piccoli interventi di riqualificazione di spazi pubblici
DOVE
Area verde (Torresina)
DESCRIZIONE
Un parco giochi inclusivo è un’area attrezzata dove i bambini con disabilità, fisiche o sensoriali o con problemi di movimento possono giocare e divertirsi in sicurezza, insieme a tutti gli altri. Per gioco inclusivo si intende un’attrezzatura che può essere utilizzata da una vasta gamma di utenti aventi diverse abilità, senza adattamenti particolari, senza progettazioni speciali. Questa è la differenza tra un gioco inclusivo ed un gioco per disabili: la progettazione studiata per consentire ai bambini di divertirsi assieme senza barriere e senza divisioni. L’alternativa è l’esclusione, scorretta e indesiderabile, che colpisce i bambini con disabilità e le loro famiglie, prima nel gioco e successivamente nella vita. L’obiettivo è quello di realizzare spazi accessibili, in un ambiente “a misura di bambino”, con arredi e spazi alla sua altezza facendo in modo che tutti i bambini, indipendentemente dalla loro capacità neuromotoria, possano raggiungere il proprio potenziale attraverso la consapevolezza dello spazio che li circonda, attraverso il gioco e lo scambio emozionale e relazionale con tutti i propri coetanei.
CONTATTI aminapallotti@gmail.com