Stanno entrando nel vivo i festeggiamenti del cinquantesimo anniversario del Gruppo Scout Roma 122, che ha sede nella parrocchia storica di Gesù Divin Maestro e dal 2012 nella parrocchia Santa Faustina Kowalska a Torresina!
Cinquant’anni di vita segnano il superamento di una tappa straordinaria, viste le centinaia di ragazzi che hanno ingrossato le fila del popolo di camicie azzurre e pantaloni corti, basti pensare che tra i primi che hanno fatto la promessa nel gruppo, c’era l’attuale capo gruppo, Claudio Pianura. Ma è sicuramente un traguardo importante anche per l’intera cittadinanza del nostro territorio che da cinquant’anni supporta e collabora con una realtà associativa (AGESCI) che secondo sani principi forma i giovani che nel corso degli anni sono diventati e diventeranno cittadini responsabili del domani. Mezzo secolo di volontariato, servizio al prossimo e formazione giovanile non possono che spronare l’intera comunità a fare sempre di più.
L’evento principe dei festeggiamenti avrà luogo nelle giornate di sabato 23 e domenica 24 aprile 2016 presso la parrocchia di Gesù Divin Maestro e spazi limitrofi.
Piccoli e grandi scout, tra cui “ex” del nostro gruppo (“Once a scout, always a scout”*), si ritroveranno sabato 23 per allestire un campo aperto a tutti in pieno stile scout: attrezzato di cucina, strutture tipiche e tende che ospiteranno una piccola mostra delle diverse tecniche che caratterizzano lo scoutismo. Canti e giochi saranno proposti nella giornata di domenica 24, dando la possibilità a tutti di vedere da vicino e sperimentare le attività scout e divertirsi con noi.
A guidarci è la massima “Imparare facendo”: è questo, infatti, il concetto su cui si basa il metodo scout e il nostro gruppo, presente sul territorio da cinquant’anni, seguendo questo modus operandi ha dato, continua a dare e darà ancora la possibilità ai giovani di crescere in un ambiente sano e stimolante che contribuisce a “lasciare questo mondo migliore di come l’abbiamo trovato”*.
*=citazioni di Baden-Powell, fondatore dello Scoutismo mondiale