Nel giugno del 2007 i quotidiani locali annunciavano l’imminente arrivo degli autovelox a Roma; si doveva trattare delle stesse apparecchiature di misurazione della velocità che si vedevano sulle autostrade. Sarebbero stati 27, installati in zone ritenute ad alto rischio di incidenti mortali.
Dalle nostre parti sarebbero finiti a corso Francia (direzione fuori Roma), via Leone XIII(proprio a ridosso del ponte che unisce villa Pamphili, direzione Colli Portuensi), via della Pineta Sacchetti, via di Boccea (tra Battistini e il Gra), via del Foro Italico(dallo Stadio Olimpico alla c.ne Salaria) e 2 impianti nella Galleria Giovanni XXIII.
Secondo il preventivo, a fronte di una spesa di circa due milioni e 200 mila euro per il primo anno da parte del Comune, si parlava di introiti pari a circa 40 milioni di euro annui ricavati dalle contravvenzioni!
L’idea di posizionare dei controlli automatici di velocità all’interno delle due gallerie del Passante a nord-ovest faceva parte del progetto del tunnel; come disse il giorno dell’inaugurazione (dicembre 2004) l’ingegner Francesco Maria Rotundi, direttore tecnico del cantiere per conto dell’Astaldi (l’impresa che ha realizzato l’opera su progetto di Fausto Ferruccio, del dipartimento comunale Lavori pubblici): “Ci sono telecamere attive 24 ore su 24 collegate alla centrale dei Vigili urbani. Ma presto verranno installati anche gli autovelox”.
A noi l’idea di autovelox o tutor non ci entusiasma, però ci sembra ragionevole nei luoghi dove si verificano incidenti mortali, purchè siano sempre ben segnalati! L’obiettivo di tali strumenti non deve essere “fare cassa” ma salvare vite umane. Ricordiamo infatti che nel corso del 2009 nella galleria si sono verificati una sessantina d’incidenti, di cui cinque mortali e in gran parte di notte. Le vittime erano tutte giovanissime, tra i venti e i venticinque anni, e la causa principale, inutile dirlo, è stata la velocità.
Una richiesta di Tutor è stata già avanzata anche dal Presidente del XIX Municipio, Alfredo Milioni oltre che da altri organi competenti in materia, sia per il problema della sicurezza stradale che per la paralisi della mobilità di superficie ogni volta che il tunnel viene chiuso per gli incidenti.
Chissà cosa ne pensano il Sindaco Alemanno e l’Assessore Sergio Marchi… Gli anni passano, a quasi 6 anni dall’inaugurazione non si capisce il motivo per il quale deve essere rischioso imbucare il tunnel di Monte Mario rispettando i limiti consentiti: con un pò di fortuna è facile trovare un coglione che ti lampeggia anche andando a 70 chilometri orari nella corsia di destra…