Assemblea pubblica di presentazione del piano di trasformazione urbanistica Palmarola-Lucchina che prevede la costruzione di 72 mila metri quadri di abitazioni. All’’incontro che si è svolto, il 5 marzo 2013 alle ore 17,00, presso la Sala Teatro della ex Scuola primaria “Elsa Morante” in Via Casal del Marmo 212, cittadini, associazioni e comitati di quartiere si sono presentati sul piede di guerra.
Dal sito del Comitato Ottavia e Lucchina:
“Aggiornamento sull’assemblea partecipativa indetta dal dipartimento di Urbanistica e dal presidente del Municipio XIX. L’assemblea che si sarebbe dovuta tenere all’eur presso gli spazi del dipartimento di Urbanistica era stata poi spostata all’interno del Municipio, grazie al pressing dei cittadini. L’assemblea si è tenuta presso la ex scuola primaria Elsa Morante in via Casal del Marmo.
Il dipartimento di urbanistica ha inviato due dirigenti del dipartimento: una signora poco gentile e un signore molto silenzioso. La signora poco gentile che era una dei responsabili, se non la responsabile più alta, del progetto, aveva pensato di venire a leggere le stesse cose che erano già presenti sul sito e così ha fatto, evitando addirittura di alzarsi dalla sedia per spiegare l’illustrazione del progetto che comunque era già disponibile sul sito dal 3 agosto 2012. La signora, notavano i cittadini, aveva anche l’abitudine di parlare al proprio collega, ignorando spesso, le osservazioni di chi si era prenotato per fare le proprie segnalazioni e nella maggior parte dei casi, segnalare il proprio dissenso.
Tante le difficoltà dei due dirigenti del dipartimento perché hanno trovato dei cittadini preparati che gli hanno risposto con i vari documenti sui pareri negativi tratti dal risultato della conferenza dei servizi e dal dipartimento di mobilità. Documenti che non ha voluto vedere perché molto sicura del progetto, a cui ha spiegato, non aveva neanche partecipato, e nonostante ciò non aveva la minima voglia di un contraddittorio.
Risultato dell’assemblea? Tutta da rifare perché è chiaramente venuto a mancare un processo di coinvolgimento della cittadinanza per un’opera che non porta alcun beneficio alla popolazione ma solamente soldi per i costruttori e i proprietari dell’area. E’ stata una dimostrazione di una politica, supportata dagli uffici tecnici, che opera in barba agli interessi della collettività. Ora i cittadini verificheranno, con l’aiuto della magistratura, attraverso degli esposti, se abbiano operato anche in barba alle leggi.”
Sul sito di Andrea Montanari è disponibile una raccolta di video dell’assemblea.