Che fine ha fatto la Torrevecchia Bis? E’ la domanda che viene posta, soprattutto a Torresina, al Comitato che lo scorso anno tanto si è speso per la sua realizzazione.
Ma la Torrevecchia Bis, che dovrebbe essere una strada di collegamento neanche tanto larga, vista l’impossibilità di realizzarvici una pista ciclabile (se non sui futuri marciapiede), è un classico esempio di come funzionano le cose in Italia, è la dimostrazione di come la pubblica amministrazione sia vincolata a tanti di quei regolamenti, tutti giusti, tutti opportuni, tutti indispensabili, che alla fine ogni opera pubblica diventa vecchia prima ancora di essere realizzata. Non ci soffermeremo sulla sua storia, che vi abbiamo già raccontato, ma sul fatto che solo alla fine dell’anno è stata chiusa la conferenza di servizi sull’opera, con l’ok definitivo arrivato ufficialmente con ordinanza del Sindaco in qualità di Commissario Delegato all’emergenza traffico il giovedì 27 dicembre, a poche ore dalla scadenza dei suoi poteri speciali (ancora non rinnovati dal Governo Italiano). Se l’anno si fosse chiuso senza quella firma, si sarebbero persi i fondi stanziati, più di undici milioni di euro e sarebbe diventato arduo, se non impossibile, rimetterli da parte.
Ma la Giunta Alemanno ha dimostrato di voler andare avanti nella realizzazione di quest’opera anche se, alla fine, non sarà questa amministrazione a far partire i cantieri; ad oggi, marzo 2013, si è in una fase di stallo a causa del Patto di Stabilità. Esso prevede la piena corrispondenza tra fondi in cassa e soldi da spendere; questo significa che finché non si forniscono gli elaborati di tutti i costi relativi all’opera per chiudere il progetto, Risorse per Roma non potrà rilasciare il nullaosta necessario per andare a gara (europea) che sarà l’ultimo tassello mancante all’apertura dei cantieri.
I soldi ci sono, sono stati trovati attraverso gli oneri concessori che i privati dovevano versare all’interno degli art. 11 Primavalle-Torrevecchia, si deve solo “allineare” la documentazione contabile ma questa operazione potrebbe durare anche mesi.
La questione non è da poco, se si pensa che per lo stesso motivo non potranno partire anche i cantieri di altri articoli 11, a cominciare da quelli previsti per gli Art. 11 Palmarola-Selva Candida.
Ottenuto il nullaosta, la gara sarà europea, quindi, tra preparazione e svolgimento passeranno circa sei mesi dopo i quali (salvo ricorsi delle ditte che perderanno) potranno aprire i primi cantieri. Per realizzare l’opera, salvo imprevisti, sarà necessario circa un anno e mezzo.
Per il momento, l’unica cosa certa, è l’arrivo di nuove case che erano collegate al finanziamento della Torrevecchia Bis; i lavori stanno partendo in queste settimane e si arriverà al paradosso tutto italiano che, ancora una volta, arriveranno prima le case delle strade… Sindaco Alemanno, ma non doveva essere il contrario?