Intervento di Antonio Picciau, presidente del Comitato di Quartiere Torresina, all’audizione della “Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie” di martedì 31 gennaio 2017.
Intervento di Antonio Picciau
Video completo dell’intera audizione
LETTERA DI INVITO DELLA COMMISSIONE PARLAMENTARE D’INCHIESTA SULLE CONDIZIONI DI SICUREZZA E SULLO STATO DI DEGRADO DELLE CITTA’ E DELLE LORO PERIFERIE
Commissione Periferie SGCIV
Gentilissime cittadine, gentilissimi cittadini,
per incarico del presidente Causin, si comunica che la “Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie” procederà all’audizione di una Vostra delegazione il prossimo martedì 31 gennaio, alle ore 11, per riferire sulle problematiche e criticità relative alle aree che ricadono nei Piani di Zona di Roma. Alla seduta potrà partecipare soltanto una persona per ciascun comitato o associazione. L’audizione si svolgerà presso la sede della Commissione al II piano di Palazzo San Macuto, in via del Seminario n. 76. Il tempo complessivamente a disposizione dei rappresentanti dei comitati e delle associazioni sarà di quarantacinque minuti complessivi, cui seguiranno eventuali domande dei parlamentari con le risposte degli auditi che potranno in ogni caso consegnare alla Presidenza eventuali relazioni o documenti che integrino quanto riferito nel corso dell’audizione.
Con i migliori saluti.
La Segreteria
Segreteria della Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie
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ringraziandoVi per l’opportunità che ci concedete nell’ascoltare le problematiche relative ai piani di zona edificati nella periferia romana, siamo qui ad esporre le criticità dei piani di zona del quartiere romano di Torresina (Municipio XIV), il B32 ed il B44, realizzati in edilizia convenzionata (legge 167/62)
Il piano di zona B32 Torresina e purtroppo anche il successivo B44 nascono con tre grandi criticità:
- Viabilità;
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Servizi pubblici;
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Luoghi di aggregazione sociale.
Tali criticità rappresentano il nostro più grande atto d’accusa, non solo verso cooperative e costruttori che attraverso sistemi collaudati, hanno fatto pagare le case ben oltre i prezzi massimi di cessione col pretesto di spese aggiuntive e migliorie, ma soprattutto verso il Comune di Roma che ha assecondato tale politica, permettendo come nel nostro caso la realizzazione non di uno ma di due piani di zona che insistono su un’unica strada di accesso, con tutti i rischi per la popolazione che ci abita e con l’assenza anche dei servizi minimali non previsti e faticosamente ottenuti dal comitato di quartiere con lotte civili.
- Viabilità La zona ha una sola strada di collegamento (via di Torresina); nel periodo delle costruzioni (e vendite) erano previste anche altre strade di accesso al resto del mondo, come ad esempio il collegamento di Torresina al GRA e la Torrevecchia Bis, strada che avrebbe dovuto ridurre il congestionamento di via Torrevecchia, soprattutto dopo l’apertura della Galleria Giovanni XXIII. Di entrambe le strade di grande viabilità, si sono perse le tracce fra vincoli di bilancio e volontà politica di non realizzarle.
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Servizi pubblici
Costruire quartieri privi dei servizi più essenziali è la naturale premessa per creare ghetti, emarginazione e disagio sociale. Il pdz B32 Torresina 1 inizia ad essere abitato nel 2003. Da allora abbiamo dovuto faticare non poco per essere raggiunti da cassonetti della spazzatura (2005) ed autobus (2006). Lunga è stata la strada anche per far arrivare i servizi in zona: se per un ufficio postale abbiamo atteso sei anni, ancora più travagliato è stato il percorso per ottenere una farmacia, dieci anni, che ci auguriamo apra nella primavera del 2017.
In questo percorso ad ostacoli per ottenere servizi in un piano di zona comunale in edilizia convenzionata, siamo stati osteggiati e praticamente ignorati ogni volta che abbiamo chiesto notizie delle scuole previste del PdZ ed in parte finanziate (nel 2007 è stato stanziato 1 milione di euro per la realizzazione della scuola materna in località piazza Gino Pallotta, ma ad oggi non sono partiti neanche i sondaggi archeologici).
Dopo l’apertura del Nido nel Verde a piazza Pallotta nel 2008, splendido esempio di bioarchitettura e del recente accreditamento del Nido Jasmine, rimaniamo completamente privi di tutte le altre scuole previste nel Pdz: Materna, Elementare e Media.
Nel frattempo la popolazione giovanile aumenta e con loro aumentano i genitori che devono spostarsi in altri quartieri per garantire ai propri figli il diritto all’istruzione.
Ma il paradosso dei piani di zona costruiti nell’interesse di cooperative e costruttori prima ancora che per il diritto all’abitare dei cittadini, a nostro avviso si raggiunge nel Pdz B44 Torresina 2, dove sono solo state costruite case abitate ormai dal 2012, ma senza strade per raggiungerle, autentiche cattedrali nel deserto e per arrivare alle abitazioni bisogna percorrere tratti di strada buia e sterrata!
Asfalto, lampioni e marciapiedi sono ancora un miraggio poiché dei 4 lotti di opere di urbanizzazione primaria previsti, ne è stato realizzato soltanto mezzo (!!!), del quale dopo sette mesi non si è giunti ancora al collaudo per un continuo rimpallo di responsabilità fra Consorzio, Costruttori, Municipio XIV e Vigili Urbani.
Nel 2013 è stata chiesta una fermata d’autobus per favorire la mobilità dei nuovi residenti, lontani oltre un chilometro dal capolinea, per tutta risposta, non solo non è arrivata la fermata ma è peggiorata anche la frequenza di passaggio dell’unico autobus che raggiunge la zona, che supera abbondantemente i 30 minuti.
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Luoghi di aggregazione sociale
Se si esclude un parco pubblico per il quale si è dovuto lottare dal 2006 al 2011 per la sua apertura e preso in custodia sin dal promo giorno di apertura dal nostro Comitato (a titolo gratuito), il quartiere è privo di luoghi di incontro ed impianti sportivi; ancora non siamo riusciti a far riaprire un campetto di pallone (abusivo) per bambini nel parco giochi, figuriamoci le difficoltà per far arrivare altre strutture come una palestra o un campetto sportivo di quartiere per lo sport di base, oppure riuscire a soddisfare le esigenze di adolescenti, adulti e giovani dentro.
A Torresina non abbiamo cinema, teatro, spazi espositivi, sale per incontri pubblici, sale da ballo; proprio per mancanza di luoghi aggregativi che in quasi tutte le altre zone del municipio sono presenti abbiamo grandi difficoltà a sviluppare un tessuto socio-culturale.
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