Oggetto: Convocazione Commissione Trasparenza 11 maggio ore 12 e 30 Battistini 464
“Al principio era una discarica, mezzi d’opera, auto e container abbandonati dalle ditte che avevano prima costruito il quartiere di Torresina e poi fallite avevano abbandonato li tutto ciò che potevano. È iniziata così la storia di quel parco giochi. Una volta riusciti a far bonificare l’area è stato installato il parco giochi attrezzato per bambini, poi il gazebo, il campo sportivo e il campo da bocce, le panchine, la Bibliocabina e il Parco inclusivo… E oggi? Quale futuro per questo parco?”
E’ durata 6 anni, 4 mesi e 21 giorni la custodia gratuita del Parco fortemente voluto dal Comitato stesso, che ne aveva iniziato la progettazione in collaborazione con la cittadinanza e le istituzioni nel lontano 2007. Era un freddo sabato del 17 dicembre 2011 quando il Presidente del Municipio Roma XIX ALFREDO MILIONI consegnò le chiavi del Parco in via provvisoria al Comitato, per permetterne l’apertura; i patti erano chiari: apertura-chiusura cancelli, vigilanza, pulizia cestini, tutto rigorosamente a gratis e la manutenzione del verde con l’aiuto dei Volontari della protezione Civile Guadalupe! All’inaugurazione partecipò anche l’allora assessore comunale all’ambiente Marco Visconti.
Il DISCIPLINARE, stipulato nel marzo 2014 con l’allora Assessora all’ambiente del Comune di Roma Estella Marino, sarebbe scaduta il prossimo anno (marzo 2019) ma con la nuova Giunta del Municipio XIV presieduta da ALFREDO CAMPAGNA e l’assessora all’ambiente VALERIA PULIERI, nonostante i solleciti della Commissione Trasparenza Capitolina, non si è mai riusciti ad ottenere un incontro per condividere le problematiche del parco stesso, a cominciare dal campetto di pallone da rendere agibile ai bambini per passare poi ad una maggiore inclusività della porzione di Parco realizzata grazie ad AMINA PALLOTTI, una bravissima mamma architetto che vinse il Bando ACEA x Roma nel 2015.
La storia del PARCO GIOCHI ZIETTA LIU’ a TORRESINA
Tutto è cominciato nell’autunno del 2006 con una letterina scritta da una bambina all’allora sindaco di Roma Veltroni, nella quale domandava il motivo per cui lei e gli altri bambini di Torresina non avevano un’area verde in cui poter giocare. Il Comune stanziò i fondi necessari alla realizzazione del Parco nel bilancio 2007 (250 mila euro) e la progettazione dell’area verde venne affidata agli uffici tecnici del Municipio XIX, con l’obiettivo dichiarato di procedere in fretta. Pare tuttavia che il Parco venne realizzato grazie ai fondi raccolti dal Municipio stesso.

Proposta di Progetto PARCO GIOCHI TORRESINA 2007
Il Parco fu disegnato con la partecipazione del quartiere, accogliendo e discutendo le proposte dei cittadini. Ne venne fuori un progetto che l’allora Presidente del Municipio Fabio Lazzara presentò a Torresina a settembre 2007. Nella primavera del 2008 sarebbero dovuti partire i lavori ma tutto si fermò a causa delle elezioni amministrative; la maggioranza di governo cambiò, sia al municipio che al comune, ma non l’intento di realizzare il Parco il più rapidamente possibile. Il nuovo presidente del Municipio XIX, Alfredo Milioni, fece visita a Torresina (maggio 2008) assicurando il proprio impegno per una rapida realizzazione dell’area verde.

Progetto del Parco Giochi Torresina a cura dell’arch. BENNI (2008)
Passarono i mesi ed iniziarono ad arrivare voci di modifiche sostanziali al progetto causate dalla mancanza di soldi: a quello che doveva essere il parco giochi per bambini, vennero tolti proprio i giochi! Era la primavera del 2009 ed il Comitato di Quartiere fu costretto a chiedere l’intervento del nuovo Sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Alemanno intervenne, tornarono i giochi per bambini ed il progetto fu sbloccato (determinazione dirigenziale giugno 2009): i lavori iniziarono il 3 novembre 2009 con una durata prevista di 260 giorni lavorativi.
Il 26 gennaio 2011 il comune di Roma ha deliberato d’intitolare il Parco a Lea Martorelli, la celebre “Zietta Liù”. Era stato il Comitato Torresina a chiedere all’ufficio Toponomastica di assegnare al parco il nome di una personalità del giornalismo che si era dedicata ai bambini; la targa nel Parco sarebbe arrivata soltanto nella primavera del 2017.
Alla fine di febbraio 2011 è stato completato l’allaccio dei servizi con Acea e sono stati montati i giochi per bambini. Da quel momento è cominciato il calvario per i genitori, che ogni volta che passavano davanti al Parco chiuso coi bambini, dovevano spiegare loro il motivo per cui era ancora chiuso…
Alla fine i soldi non bastarono per recintare sia una parte del parco (la mezzaluna) ne per realizzare il campo polifunzionale (calcio-basket-volley); il progetto prevedeva una struttura chiusa in vetro e legno che sarebbe dovuta diventare il punto d’incontro all’interno del quartiere, fatto finanziare dal consigliere comunale Federico Guidi attraverso lo stanziamento di 100.000 euro; tale struttura è purtroppo rimasta un gazebo su dodici lati, tutti aperti perchè altrimenti “avrebbe fatto cubatura”.
Nella primavera c’era stato un problema con l’impianto d’irrigazione ma alla fine era stato risolto egregiamente e sotto la fontanella nel parco era stata realizzata una vasca di accumulo per recuperare l’acqua di scarto del nasone, per poter innaffiare il Parco. I lampioni fotovoltaici a led finivano di corredare un parco che stava sorgendo con una spiccata vocazione ambientalista, rivolta al risparmio energetico ed al riuso delle materie prime, prima fra tutte l’acqua.
Terminati i lavori, sarebbe stata necessaria la decretazione del “fine lavori” ed il passaggio di consegne all’Ufficio Giardini. Il Delegato all’Ambiente del Municipio XIX, Fulvio Accorinti, si disse convinto che tutto si sarebbe concluso presto e bene, per una inaugurazione che sarebbe potuta avvenire già nell’estate 2011. Alla fine arrivò in tempo per il Natale e sabato 17 dicembre venne inaugurata la porzione di Parco già completata, quella con l’area giochi per bambini.
Arrivarono poi nella primavera 2012 il Campetto Polivalente (che in verità aveva un sacco di problemi ma presi tutti dall’entusiasmo, non ce ne accorgemmo subito) ed il Gazebo in legno.