Parchi agricoli comunali, una strategia pubblica attiva per le aree agricole (dal sito del Comitato Ottavia)
A Roma circa 63.000 ettari di agro romano circondano la città, incuneandosi spesso nell’abitato: un susseguirsi di terreni e spazi aperti in gran parte inseriti nel sistema dei parchi regionali, che ne garantisce la tutela e la valorizzazione. Uno degli strumenti allo studio per salvaguardare, promuovendone lo sviluppo e il presidio, anche le aree agricole che non rientrano nei parchi regionali -e soprattutto quelle più prossime all’abitato- è quello del Parco agricolo comunale, da realizzarsi con procedure del tutto simili a quelle già sperimentate nei programmi integrati per la riqualificazione dei tessuti urbani. La ricerca di Ecomed contribuisce a definire l’aspetto normativo dello strumento del Parco agricolo comunale e approfondisce lo studio di un ambito che sembra avere le caratteristiche adatte per sperimentarlo: Casal del Marmo, circa 500 ettari di campagna chiusa fra quartieri residenziali, in cui forre, fossi, campi coltivati e una folta vegetazione ripariale si alternano in maniera discontinua.
Qui la realizzazione del Parco Agricolo Urbano può consentire non solo la razionalizzazione degli usi del terreno, ma anche la riorganizzazione dei rapporti tra città e campagna, stabilendo e progettando accessi, percorsi ciclo pedonali, aree e spazi per la fruizione delle risorse naturali e culturali da parte dei cittadini.
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