Auguri Roma

Ieri la nostra amata città, capitale “Der monno infame” ha compiuto la bellezza di 2766 anni. Le facciamo gli auguri in ritardo sapendo che la Città Eterna non se la prenderà a male… E’ il pensiero quello che conta.

Il Comune di Roma ha festeggiato con una serie di iniziative, concluse a sera con il concerto evento “Franco Califano: non escludo il ritorno”, per rendere omaggio all’artista recentemente scomparso.

“Il Natale di Roma, conosciuto anche con il nome di Romaia, è una festività laica legata alla fondazione della città di Roma, festeggiata il 21 aprile. Secondo la leggenda, narrata anche da Varrone, Romolo avrebbe infatti fondato la città di Roma il 21 aprile del 753 a.C. La fissazione al 21 aprile, riportata da Varrone, si deve ai calcoli astrologici del suo amico Lucio Taruzio.Da questa data in poi derivava la cronologia romana, definita infatti con la locuzione latina Ab Urbe condita, ovvero “dalla fondazione della Città”, che contava gli anni a partire da tale presunta fondazione. Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente, a causa della calata dei Barbari, Roma subì periodi molti bui della sua storia. Anche se sede papale, e forse proprio per questo risparmiata (si pensi all’episodio di papa Leone Magno che incontrò e dissuase Attila dall’attaccare la città), essa vide sparire moltissimi dei suoi usi, costumi e delle sue tradizioni.

Alcune di queste furono recuperate dagli umanisti, ma fu con l’avvento dell’epopea risorgimentale che la celebrazione del Natale di Roma fu ripristinato come “tradizione”. I più rivoluzionari tra i mazziniani, i garibaldini ed alcuni liberali, festeggiarono l’evento, ad esempio, nella primavera del 1849, quando Roma, da poco Repubblica libera che aveva rovesciato il potere temporale del Papa, lottava per la sopravvivenza. Si racconta di un pasto ai Fori con brindisi per la presunta fondazione dell’Urbe da parte di Romolo e la rifondazione (liberazione) da parte dei rivoluzionari stessi. Sturbinetti tenne uno dei discorsi più accorati.

In epoca fascista, a partire dal 1924, il 21 aprile era festa nazionale, e si festeggiava in tale occasione anche la Festa dei lavoratori, che sostituì quella del 1º maggio. Tale consuetudine fu abolita nel 1945, e la festività restò solo nel Comune di Roma. La ricorrenza del Natale di Roma è tuttora festeggiata con rappresentazioni in costume, eventi culturali e manifestazioni ludiche.”(Wikipedia)

Er Califfo e Primavalle

In omaggio a Franco Califano, in particolare al suo impegno per lo sport popolare di quartiere che sta tanto a cuore anche a noi, pubblichiamo una mail di Lello Voce

Non vogliamo fare qui l’elegia di Franco Califano. Che sia stato un grande poeta non serve che siamo noi a ricordarlo, lo sanno tutti … Così come non dobbiamo certo essere noi a rammentare che Franco ha avuto uno stile di vita di un certo tipo, anche questo lo sanno tutti …

Così come il fatto che alcune sue frequentazioni, soprattutto carcerarie, dal boss Turatello, “fascio” dichiarato, ai detenuti del lottarmatismo di destra … ed un suo primitivo senso dell’amicizia …. lo hanno portato a volte a sponsorizzare appunto “pè amicizia” – lui che comunque si è sempre dichiarato “communista”, lo diceva proprio così, come Mario Brega in un famoso film di Verdone – personaggi politici discutibili, l’ultimo caso fu la Polverini …

Ci piace invece ricordare una sua canzone meno nota, “Occupate le palestre”, composta in appoggio ai ragazzi tossicodipendenti di Primavalle che occuparono, sul finire degli anni ottanta, la palestra di Via Borromeo … dalla cui lotta durissima – il servizio d’ordine esterno contro gli spacciatori che tentarono varie sortite fu garantito, ormai si può dire, addirittura dalla brigata Primavalle delle BR – nacque il “centro di recupero”per tossicodipendenti di Città della Pieve, messo in piedi dal Comune di Roma e tuttora operante.

Ed anche il suo impegno per lo “sport popolare” nel quartiere, a partire dalla sua dirigenza nella squadra di calcio Tanas, nata da uno “sciopero alla rovescia” che portò alla costruzione di un campo di calcio, dove è adesso Piazza S. Zaccaria Papa, e dedicata a Giuseppe Tanas, giovane compagno ucciso dalla polizia nel 1946, nei pressi della attuale Via Pietro Maffi, durante una manifestazione di disoccupati.

In quel periodo, tra i settanta ed i primi novanta, “er Califfo”, quando non stava in galera, abitava proprio a Primavalle, nei pressi dell’allora cinema Colorado.

Ciao Franco …. uno di noi ….

La canzone è ascoltabile ed il testo consultabile a questo link :

http://www.eremon.it/artistsAndLyrics/lyric-Franco+Califano-Occupate+le+palestre_628357