Visita guidata al FORTE TRIONFALE

 VISITA GUIDATA al FORTE TRIONFALE SABATO 12 ore 8,30 e ore 9,15
ORGANIZZATE da PROGETTO FORTI , URBAN CENTER XIV e Associazione S. ONOFRIO

(Una buona occasione per poter conoscere la prossima sede del Municipio XIV)

ForteTrionfale

Progetto Forti e l’ Urban Center XIV, in collaborazione con L’Associazione Sant’Onofrio-Onlus, organizza due visite guidate nella mattina del 12 dicembre p.v.presso il Forte Trionfale Orario prima visita: 8.30. Seconda visita: 9.15.
Per accedere è necessario presentare all’ingresso documento di riconoscimento per spuntare nominativo sulla lista dei prenotati su Eventbrite. Per ragioni di sicurezza non è consentita la visita ai bambini. Per la partecipazione alla visita è consigliabile indossare scarpe comode. Per chi giunge con mezzi privati è possibile parcheggiare di fronte all’ingresso del forte, davanti alla Scuola “Nazario Sauro”. Visite a cura di S.Ferretti e F.Latini – Progetto Forti.

L’evento è prenotabile a questo LINK

L’ennesimo scandalo romano dei Piani di Zona

Intervista al presidente del Comitato Torresina Antonio Picciau, sul Piano di Zona B44 Torresina 2. L’intervista fa parte dell’articolo “Piani di Zona, l’ennesimo scandalo romano” di Mario Reggio (video di Livia Crisafi), all’interno dell’inchiesta giornalistica “Dramma sfratto per 150 mila famiglie” pubblicata il 3.12.2015 su Repubblica.it.

“Proprio per affrontare l’emergenza casa, esiste una legge, quella dei  “Piani di zona”. Ecco di cosa si tratta. Il Comune individua un’area, mette a bando l’appalto per la costruzione di nuove abitazioni. Il progetto prescelto determina l’esproprio del terreno. A quel punto la Regione finanzia, a fondo perduto, in media al 50 per cento, il costo dell’opera. La cooperativa edilizia, o l’impresa che si aggiudica il cantiere, è obbligata a presentare un piano finanziario nel quale devono essere evidenziati i costi, compresi quelli delle opere di urbanizzazione primaria. Adesso arriva il bello. Nessuno ha mai presentato i piani finanziari al Comune di Roma, che avrebbe dovuto esercitare il controllo. Quasi nessun costruttore ha depennato dai costi il finanziamento a fondo perduto della Regione. Cosa è accaduto allora? La truffa ha permesso a cooperative e imprese di imporre affitti o prezzi di vendita gonfiati. Ma la Regione Lazio e il Comune di Roma, che hanno l’obbligo di controllare tutto il meccanismo, nel frattempo cosa facevano? Nella migliore delle ipotesi chiudevano un occhio.” (LE INCHIESTE DI REPUBBLICAPiani di Zona, l’ennesimo scandalo romano” a cura di di LUCA DE VITO, GABRIELE GUCCIONE e MARIO REGGIO. Video EDOARDO BIANCHI e LIVIA CRISAFI)

Il Comitato di Quartiere Torresina ha indetto per SABATO 19 DICEMBRE 2015 alle ore 9:30 presso il Gazebo del Parco Giochi di viale Indro Montanelli, un’Assemblea Pubblica per informare sulle nuove normative in fase di approvazione presso il Comune di Roma. Sono stati invitati rappresentanti delle istituzioni. Partecipate numerosi.

Sabato 19 dicembre Assemblea Pubblica su Vendita IMMOBILI in PROPRIETA’ SUPERFICIARIA

LogoComitatoTorresina2012

ASSEMBLEA PUBBLICA

Oggetto: Vendita IMMOBILI in PROPRIETA’ SUPERFICIARIA

Sarà possibile rivendere le case costruite in edilizia agevolata a prezzi di libero mercato ma versando una percentuale del prezzo ottenuto nelle casse del Comune.

Il Comitato di Quartiere Torresina ha indetto per SABATO 19 DICEMBRE 2015 (anzichè il 12/12 come preannunciato) alle ore 9:30 presso il Gazebo del Parco Giochi di viale Indro Montanelli, un’Assemblea Pubblica per informare sulle nuove normative in fase di approvazione presso il Comune di Roma. Sono stati invitati rappresentanti delle istituzioni. Partecipate numerosi.

Roma, 3 DICEMBRE 2015

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Vendita IMMOBILI in PROPRIETA’ SUPERFICIARIA

ATTENZIONE !!!

Sentenza n. 18135 della Corte di Cassazione del 16/09/2015

Sentenza n. 18135 della Corte di Cassazione del 16/09/2015

Vi comunichiamo che in base ad una sentenza n. 18135 della Corte di Cassazione del 16/09/2015, per tutti gli atti di immobili costruiti in proprietà Superficiaria a seguito di Convenzione con il Comune di Roma, non si potrà più stipulare l’atto di vendita con prezzo a libero mercato ma il venditore dovrà chiedere al Comune un’autorizzazione  dove venga indicato dallo stesso Comune il prezzo di vendita.

Rivendere le case costruite in edilizia agevolata a prezzi di libero mercato sarà possibile ma versando una percentuale del prezzo ottenuto nelle casse del Comune.

La sentenza riguarda gli immobili realizzati nei piani di zona (*), ovvero abitazioni costruite grazie a sovvenzioni pubbliche con lo scopo di venderle poi sul mercato a prezzi agevolati e destinate a categorie economicamente svantaggiate o a soggetti che versano in disagio abitativo come gli sfrattati. Per ‘agevolare’ la realizzazione di questa abitazioni il Comune fornisce ai costruttori che poi le venderanno, a titolo gratuito per un determinato numero di anni, i terreni dove costruire.

Siamo in attesa della ratifica della Delibera di Giunta nr.75 del 26 ottobre 2015 da parte del Commissario Prefettizio al Comune di Roma Tronca; tale delibera è volta ad eliminare tali vincoli fissando le regole per poter procedere con un’alienazione ai prezzi del libero mercato. Il tutto sulla base della sentenza della Cassazione del 16 settembre 2015 e su quella della legge 216 del 29.12 2011 che stabilisce che sono i comuni a determinare il prezzo dell’affrancamento dai vincoli.

Il Comitato di Quartiere Torresina ha indetto un’ASSEMBLEA PUBBLICA INFORMATIVA, alle ore 10,00 di SABATO 19 DICEMBRE presso il GAZEBO nel PARCO (anzichè sabato 12 come precedentemente annunciato).

(*) Al momento i Pdz B33 Quartaccio 2 e B44 Torresina 2 non sono interessati ad eventuale riscatto del diritto di superficie in quanto non compresi nella Delibera dell’assemblea capitolina n.55 del 25/07/2011 in cui viene indicato il Pdz B32 Torresina 1

Piani di zona, l’Assessore Caudo fa il punto

terresina

Roma, 25 settembre – Se i piani di zona sono storicamente “una giungla”, il Campidoglio è al lavoro “per la difesa dei diritti dei cittadini – che accedono ai programmi di edilizia agevolata – e dell’interesse pubblico, in primo luogo collaborando appieno con la Procura, a cominciare dalla consegna degli atti, quando in essi si riscontrino elementi che suscitano dubbi o presunte irregolarità”. Esordisce così l’assessore Giovanni Caudo (Trasformazione Urbana) in una nota diffusa per fare il punto sulle nuove edificazioni a Roma, quelle in corso da tempo e quelle in programma.

Ecco in sintesi cosa si muove nel settore e cosa fa Roma Capitale, in base a quanto informa Caudo:

Prezzi di cessione degli immobili: elaborate dagli uffici capitolini (Edilizia Sociale) nuove tabelle dei prezzi massimi di cessione, “notificate a cooperative e imprese, con 141 lettere, tra fine 2013 e marzo 2014”. Le tabelle servono anche a determinare il prezzo degli affitti. Ricevute le lettere, circa 80 costruttori hanno fatto ricorso al TAR. Discusse 40 cause. In tutte il TAR Lazio ha dato ragione al Campidoglio e “molti cittadini hanno potuto così vedere riconosciuti i propri diritti, anche attraverso sentenze del Tribunale Civile”. Le stesse tabelle con i prezzi massimi “sono state consegnate alla Regione e sono ora online sul sito della Regione Lazio”. Gli imprenditori “sono stati sollecitati più volte a ridefinire i prezzi sulla base delle nuove tabelle”. Al momento 36 operatori “hanno dichiarato di avere approvato o rettificato il prezzo massimo di cessione definito a giugno 2013” (gli uffici stanno verificando). Per chi non ha adeguato i prezzi si sta predisponendo la delibera con le sanzioni previste (art. 14 convenzione ex delibera n. 173/2005). Si può arrivare fino alla revoca delle concessioni edilizie.

Opere di urbanizzazione: “Assolutamente vero”, osserva Caudo, “che queste parti della città sono le più abbandonate e prive di servizi pubblici”. Proprio per questo il Campidoglio ha concentrato il suo impegno su due fronti: sul passato (“piani di zona elaborati sulla base delle vecchie convenzioni”) e sul futuro, grazie al nuovo schema di convenzione edilizia (vedi nella nostra notizia del 24 giugno ) che “minimizza il rischio” di nuove edificazioni senza infrastrutture e servizi.

Per il passato: i piani di zona sono nati senza prevedere “le risorse necessarie per le opere di urbanizzazione primaria e, soprattutto, secondaria (scuole, mercati rionali, centri polifunzionali ecc.)”. C’è dunque all’origine una “carenza di progettazione” e poi “si è aggiunta, negli anni più recenti, la crisi economica che ha portato al fallimento molti operatori del settore”. Attivato dunque “da novembre 2014 un tavolo specifico su due delle realtà più drammatiche, Monte Stallonara e Castelverde, con la partecipazione dei comitati dei cittadini”. A Monte Stallonara si sono così “potute concludere le opere del primo stralcio, tra cui l’illuminazione pubblica. Nei prossimi 10 giorni sarà firmata la convenzione per altri 3 milioni di euro di opere pubbliche”.

Da maggio 2015 è poi attivo un tavolo sui problemi di tutti i piani di zona. Ne fanno parte, oltre al Campidoglio, Acer, Lega Coop, Agci, Confcooperative, Federlazio, Isveur, Ama e Acea. Si riunisce ogni quindici giorni. Esaminate finora le criticità di Torresina, Pian Saccoccia, Monte Stallonara, Tor Cervara, Colle Fiorito, Ponte Galeria, Osteria del Curato, Castelverde. Su Pian Saccoccia (terzo stralcio lavori) l’ultimo confronto risale al 19 maggio e ora “si sta lavorando per ottenere i nulla osta richiesti dalla Segreteria Generale di Roma Capitale per sbloccare 2,7 milioni di euro”.

Per il prossimo futuro: “i piani di zona si basano sul nuovo schema di convenzione”, nato per impedire che sorgano nuovi quartieri senza servizi. Lo schema “impone che almeno il 50% dell’ammontare necessario alle opere pubbliche sia versato nelle casse del consorzio al momento della sua formazione” e che “le fideiussioni siano accese dal consorzio stesso e non dalla singole cooperative”. In questo modo a finanziare le opere di urbanizzazione si provvede subito, all’origine. E si evitano piccole e grandi furberie, dato che “l’interlocutore dell’Amministrazione diviene unico, il consorzio e non le singole cooperative o imprese”. (Fonte Comune di Roma)