
- Ciao Biancone (foto del 2006)
C’era una volta, un grande cantiere animato da ruspe, camion e grosse gru. Era l’inizio del nuovo millennio e stava nascendo in questo posto un intero quartiere… Questo grande movimento di uomini e mezzi era seguito con distratta curiosità da un animale speciale. Era un cane da gregge, un maremmano bianco che andava incontro a tutti i nuovi ospiti con una zampa dolorante.
Passarono gli anni, le case divennero abitate e quel grosso cane bianco rimase nel cuore del quartiere, accontentandosi di vivere della generosità dei nuovi arrivati. Girava voce che avesse un male incurabile e gli sarebbe rimasto poco da vivere. Era difficile non volergli bene a quel guardiano discreto che quando rientravi di notte ti scrutava da lontano per poi tornare alla sua vigile pennica.
Ben presto gli arrivò un nome, Biancone, che avrebbe rappresentato tutti i cani da pastore della zona (da quel tempo i maremmani che girano liberi a Torresina, si chiamano genericamente bianconi); al nome seguì una raccolta di firme per farlo adottare dal quartiere. E Biancone divenne il primo cane libero e accudito di Torresina.
Altri ne seguirono, ma lui rimase l’amico di tutti. Si trascinava con la sua zampa malata da un punto all’altro, ospite di giardini o sotto qualche macchina parcheggiata. Ogni tanto venivano i veterinari del canile e lo portavano a fargli il tagliando; spariva per qualche giorno, poi ritornava più in forma di prima.
Un giorno Biancone sparì e non tornò più… Tutti pensarono che il brutto male lo avesse sopraffatto… In verità trovò un ANGELO che se lo portò via per ospitarlo in una casa dov’è rimasto felice e beato fino a ieri.
Buonanotte Biancone, torneremo a incontrarci ogni sera che vorremo raccontare una favola ai nostri ragazzi, la storia del primo, grande amico di Torresina. Continua a leggere→